6 nutrienti per migliorare la memoria e la concentrazione
Ti è mai capitato di perdere il filo del discorso e non riuscire a ricordare di cosa stavi parlando? A tutti sarà capitato di avere il così chiamato vuoto di memoria, scoprendo che il nostro cervello non è così brillante come una volta. Ci sono molte ragioni per cui la capacità di ricordare può diventare difficoltosa in qualsiasi fase della nostra vita, ma il problema tende a diventare predominante man mano che si va avanti con gli anni.
Cos’è la memoria?
La memoria è l’insieme dei sistemi responsabili di acquisire, elaborare ed immagazzinare le informazioni. Quest’ultime possono essere immagazzinate per un tempo molto breve (decine di secondi) o per periodi lunghissimi (anni), sottolineando il fatto che possediamo una memoria a breve termine ed una memoria a lungo termine. Il magazzino che contiene tutti questi dati è il nostro cervello ricco di neuroni collegati sinapticamente. I nostri neuroni creano un circuito perfetto in grado di essere utile sia nell’apprendimento sia nel consolidamento di informazioni per brevi o lunghi periodi. Tuttavia, il cervello va allenato quotidianamente per evitare che perda la sua lucidità. Anche il progredire dell’età è responsabile dell’appannamento cerebrale, in quanto le cellule nervose iniziano a danneggiarsi e a morire.
Le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e altre forme di demenza compromettono l’attività cerebrale responsabile della nostra memoria, rendendo così i ricordi distorti o difficili da tenere a mente. Il deterioramento cognitivo è uno stato che non influenza soltanto la memoria, ma anche il pensiero, la comunicazione e la comprensione.
Nutrienti utili al nostro cervello
Diversi nutrienti hanno proprietà benefiche per il nostro cervello ed in particolare per le nostre cellule nervose. Un loro apporto quotidiano potrebbe essere utile per prevenire il deterioramento cognitivo o mantenere un sano funzionamento cerebrale.
1. Fosfatidilserina
La fosfatidilserina è un fosfolipide presente in natura nel cervello che funge da protettore delle membrane cellulari dei neuroni, contribuendo a mantenerne la loro struttura e la loro integrità.
Viene utilizzata per migliorare la capacità di attenzione, le abilità linguistiche e la memoria nei soggetti che soffrono di perdita di memoria legata all’età. La produzione di fosfatidilserina diminuisce naturalmente con l’età, quindi l’integrazione diviene utile per colmare la sua carenza in età avanzata.
In Giappone è stato condotto uno studio in doppio cieco sull’efficacia dell’integrazione di fosfatidilserina e i risultati hanno dimostrato che ha un effetto positivo sulla funzione cognitiva in coloro che si lamentavano della perdita di memoria.
2. Radice Di Ginseng
Questa antica radice è stata utilizzata per migliaia di anni nella medicina tradizionale cinese ed è ora utilizzata in tutto il mondo. Il ginseng rafforza il sistema immunitario, protegge il sistema nervoso e le ghiandole surrenali, aumenta l’energia ed è stato utilizzato anche per supportare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Uno dei composti attivi del ginseng, il ginsenoside, è stato ampiamente studiato per la sua capacità di prevenire e curare le malattie neurologiche. Detiene proprietà antinfiammatorie, antitumorali e antiossidanti utili a proteggere le cellule cerebrali.
3. Omega 3
Gli Omega 3 sono acidi grassi polinsaturi e sono alcuni dei costituenti delle membrane cellulari del corpo, incluse quelle dei neuroni. Questa sostanza a base di olio si trova nei semi di chia, nell’olio di canapa, nei pesci d’acqua dolce, nei semi di lino, negli avocado e nelle noci. Diversi studi hanno evidenziato che l’integrazione ha effetti neuroprotettivi contro la demenza.
4. L-Glutammina
La L-glutammina è un amminoacido naturale che funge da carburante per la mente. È il principale precursore della produzione del neuro trasmettitore GABA e dell’L-glutammato. Quest’ultimo è l’amminoacido più abbondante nel cervello e il delicato equilibrio del ciclo glutammina-glutammato è necessario per il corretto funzionamento cerebrale.
Se questo ciclo viene interrotto, può provocare epilessia, disturbo bipolare, depressione e dipendenza da alcool.
5. Vitamina B1
L’assorbimento della tiamina, più comunemente nota come vitamina B1, è molto ridotto negli anziani. La carenza di tiamina è associata a problemi del sistema nervoso, del cuore e del cervello. In particolare, possono verificarsi complicazioni neurologiche, inclusa la perdita di memoria, poiché essa svolge un ruolo fondamentale nell’attività cognitiva e nella salute dei nervi.
È stato condotto uno studio per rilevare il ruolo della vitamina B1 nella malattia di Alzheimer e i risultati mostrano come l’integrazione di tale vitamina si sia dimostrata efficace. Alcuni alimenti ricchi di vitamina B1 includono pollame, frattaglie, cereali integrali, e legumi.
6. Vitamina B12
La vitamina B12, nota anche come metilcobalamina, è una vitamina importante per la memoria e un componente vitale per la funzione cerebrale. Questa vitamina protegge le guaine mieliniche, che sono le coperture protettive intorno ai nervi, da fenomeni di ossidazione. La guaina mielinica permette all’impulso nervoso di viaggiare più velocemente, e ciò si traduce in uno scambio di informazioni più veloce.
La carenza di vitamina B-12 include perdita di memoria, sintomi di demenza, difficoltà di equilibrio e deambulazione, intorpidimento e formicolio alle braccia e alle gambe. Gli alimenti ricchi di vitamina B12 includono latticini, uova, spirulina, pesce e carne.
Sappiamo bene che il cervello è l’organo più importante che abbiamo, prendersene cura nutrendolo adeguatamente è un modo per preservarne la salute e mantenerlo il più possibile giovane ed efficiente.